Poche discipline come gli scacchi spingono gli uomini a raggiungere i limiti delle proprie capacità di calcolo e di ragionamento, in un contesto estremamente competitivo dove si scontrano i migliori cervelli a livello globale.
Kasparov è stato il migliore nel più nobile dei giochi di intelligenza. Conquistato il titolo di campione del mondo nel 1985, all’età di 22 anni, lo ha mantenuto fino al 2000. I libri di Kasparov ci offrono importanti lezioni di strategia: nessuno meglio di lui capisce come funziona il “gioco”, come gestire la tattica per raggiungere l’obiettivo di lungo periodo.
Kasparov è un maestro nel capire gli effetti di secondo e terzo livello delle proprie azioni, una qualità chiave in un mondo complesso. I migliori scacchisti sono in grado di comprendere tutti i possibili percorsi fino a 4/5 mosse successive, tenendo conto delle possibili reazioni dell’avversario.
Un’altra dote importante è la capacità di vedere la “Big Picture”: il bravo scacchista considera ogni mossa, ogni reazione all’interno di un piano più ampio; vede tutta la scacchiera e non solo una parte; è in grado di capire quando occorre sacrificare parte delle proprie dotazioni per raggiungere un obiettivo più grande e importante.
Kasparov è rimasto il numero 1 in un contesto competitivo estremo per circa 20 anni: nessuno meglio di lui ci può insegnare come affinare le nostre strategie nel tempo, come imparare dalle sconfitte ma soprattutto come mettere in discussione i propri successi (visto che lui vinceva quasi sempre) per non diventare troppo autoreferenziali e avversi al cambiamento.
Libri
Kasparov ha scritto due libri non specializzati sugli scacchi:
- How Life Imitates Chess: Insights into Life as a Game of Strategy
- Deep Thinking: Where Artificial Intelligence Ends and Human Creativity Begins
Articoli/Papers
Kasparov, Garry. The Chess Master and the Computer. The New York Review of Books, February 2010.