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Il rasoio di Occam è un modello di pensiero secondo il quale, a parità di tutte le altre condizioni, è sempre da preferire la spiegazione più semplice di un fenomeno o la soluzione più immediata di un problema.
Il rasoio di Occam (o anche di Ockham) è un modello mentale attribuito al frate francescano William di Ockham (1287 – 1349), considerato uno dei filosofi più influenti del XIV secolo. Il principio viene definito da William in questi termini: “Pluralitas non est ponenda sine necessitate” (Non considerare la pluralità se non è necessario) e “Frustra fit per plura quod potest fieri per pauciora” (E’ inutile fare con più ciò che può essere fatto con meno). Il frate voleva esprimere una critica nei confronti della teoria della conoscenza del suo tempo che vedeva un proliferare di nuovi approcci e spiegazioni filosofiche.
Il rasoio di Occam viene anche definito “principio della parsimonia” e suggerisce che, a parità di tutte le altre condizioni, sia sempre da preferire la spiegazione più semplice di un fenomeno o la soluzione più immediata di un problema. Le soluzioni più semplici hanno anche il vantaggio di poter essere testate più facilmente ed essendo basate su poche assunzioni possono essere facilmente generalizzate cioè applicate per interpretare un più ampio ventaglio di fenomeni.
Utilizzo scientifico del rasoio di Occam
Il rasoio di Occam ha trovato un’ampia applicazione nel mondo delle scienze ed in particolare nella fisica dove il principio adottato dai ricercatori è che tra due teorie in grado di spiegare i fenomeni oggetto di osservazione, la più semplice è sempre da preferire. Le teorie scientifiche parsimoniose, dove i concetti non necessari sono eliminati, sono più solide e precise in quanto più facilmente modellabili matematicamente.
L’utilizzo del principio della parsimonia è già rintracciabile in Aristotele che nel primo libro della Physica afferma “Praestat autem pauciora et finita principia sumere” (E’ meglio utilizzare un numero piccolo e ben definito di principi) ma è stato Isaac Newton il primo ad incorporare questa dottrina nello studio della fisica quando nella terza edizione (1726) suo Principia Mathematica scrive “Causas rerum naturalium non plures admitti debere, quam quae et vera sint et earum phaenomenis explicandis sufficiant” (Non devono essere ammesse più cause in natura rispetto a quelle che sono sia vere che sufficienti a spiegare i suoi fenomeni).
Nella storia della scienza il rasoio di Occam è stato più volte utilizzato per eliminare quelle teorie che facevano ricorso a concetti metafisici o comunque a fenomeni difficilmente osservabili. Un esempio di inizio ‘900 è stato il prevalere della teoria della relatività ristretta di Einstein rispetto alla teoria dell’etere di Lorentz: i due modelli utilizzavano le stesse equazioni ma Lorentz faceva riferimento al concetto astratto di “etere” che non fu in grado di dimostrare matematicamente. La sua teoria fu quindi subito accantonata.
“E’ meglio utilizzare il principio conosciuto come rasoio di Occam ed eliminare tutte quelle caratteristiche di una teoria che non possono essere osservate.” (S. Hawking)
Il giusto bilanciamento tra semplicità ed efficacia
Il principio della parsimonia non implica che la spiegazione più semplice sia sempre quella corretta. Il modello adottato deve anche essere empiricamente valido, cioè dare una rappresentazione coerente della realtà. Occorre quindi trovare il giusto compromesso tra semplicità ed efficacia o come ricordato da Einstein, in una delle sue frasi più celebri “ogni cosa dovrebbe essere resa più semplice possibile, ma non di più.”
Prendiamo come esempio la figura 1 che contiene tre grafici dove sono rappresentati gli stessi dati (i pallini grigi) e tre diversi modelli per spiegarne l’andamento (la linea colorata).
l grafico a sinistra è l’esempio di un modello complicato in grado di spiegare le osservazioni ma senza individuare la proprietà sottostante che li ha generati (non c’è una regola generale, una formula per spiegare l’andamento di quelle linee spezzate).
Il grafico sulla destra raffigura un modello estremamente semplice (una linea retta) ma che non è in grado di spiegare adeguatamente il fenomeno sottostante.
Il modello centrale, quello rappresentato da una curva, è l’esempio di un modello parsimonioso e in grado di spiegare adeguatamente la realtà.
“Ogni cosa dovrebbe essere resa più semplice possibile, ma non di più.” (A. Einstein)
Il sistema geocentrico sviluppato da Aristotele e poi raffinato da Tolomeo è l’esempio più celebre di un modello complicato (utilizzava concetti come “deferente e epicicli”), basato su una teoria sbagliata (il sole e gli altri pianeti girano attorno alla terra) ma che era in grado di dare una spiegazione abbastanza accurata delle osservazioni sul movimento dei pianeti osservati dalla terra. A parte le considerazioni filosofiche sulla centralità della terra, questo modello resistette per circa duemila anni, perché altre teorie più semplici e metodologicamente più centrate, come quella eliocentrica sviluppata da Aristarco di Samo, non erano in grado di dare una rappresentazione adeguata dei fenomeni osservati.
Solo con Keplero (che finalizzò il lavoro iniziato da Copernico, Galileo e Brahe) si arrivò ad un modello decisamente più semplice rispetto a quello di Tolomeo ed in grado di spiegare il movimento dei pianeti con grande efficacia.
Occam e il design
In tempi più recenti il rasoio di Occam ha avuto un impatto molto importante nel mondo del design: in presenza di due design con la stessa funzionalità, è sempre da preferire quello più semplice.
Elementi non necessari o ridondanti riducono l’efficienza del design, degradandone la performance e creando delle possibilità di rottura. Anche da un punto di vista estetico, eliminare gli elementi superflui equivale a rendere il design più pulito ed elegante.
Supponiamo di prendere in considerazione due configurazioni del display da inserire nel cruscotto di un’auto: in presenza degli stessi contenuti informativi e di un uguale livello di leggibilità, è sempre da preferire il display con il numero inferiore di elementi visivi. Occorre agire per sottrazione eliminando quanti più elementi possibili senza compromettere le funzionalità.
Lo stesso approccio si applica al design dei siti web dove l’esperienza di navigazione deve essere la più semplice ed immediata possibile.
“Questa lettera è venuta più lunga solo perché non ho avuto tempo per farla più corta.” (Blaise Pascal)
“La semplicità è il risultato finale di un lungo e duro lavoro, non il punto di partenza.” (Frederick Maitland)
Apple è un esempio evidente di un’azienda che ha incorporato nelle sue strategie la lezione del rasoio di Occam: sia nel design minimalista ed elegante dei prodotti, degli spazi commerciali e del sito web sia per la fruibilità semplice e immediata dei suoi dispositivi tecnologici. Pensate al design dell’Iphone e dell’Ipad: una delle più grandi innovazioni fu rappresentata dall’unico bottone centrale per tutte le funzionalità. Lo stesso vale per Google: dal 1998 ad oggi, la homepage di Google è diventata sempre più semplice e pulita anno dopo anno, facilitando significativamente l’esperienza degli utilizzatori.
“Più opzioni dai alle persone e più le metti in difficoltà. La semplicità dell’homepage di Google è stata una delle ragioni fondamentali del nostro successo.” (Larry Page)
Occam e le “lean startup”
Il modello che si sta affermando per le nuove startup è anch’esso improntato alla filosofia del rasoio di Occam. La strategia emergente viene definita “lean & flexible”: sviluppare i prodotti molto velocemente in modo da ottenere feedback immediati da parte dei clienti piuttosto che perdere tempo a creare il miglior prodotto possibile; focalizzarsi su segmenti di nicchia dove poter guadagnare velocemente una market share significativa piuttosto puntare a mercati più ampi e diversificati; mantenere un business model semplice per massimizzare la possibilità di ottenere finanziamenti da potenziali investitori.
Non è un caso se uno degli slogan preferiti in Google è “Done is better than perfect.”
Bibliografia:
Nisbett, Richard. Mindware: Tools for Smart Thinking. Penguin Books, 2016.
Shatz, Itamar. Parsimony: Why You Should Prefer Simpler Explanations. Effectiviology.
Thorburn, William M. The myth of Ockham’s razor. Mind, July 1918.
Walach, Harald e Schmitd, Stefan. Repairing Plato’s Life Boat with Ockham’s Razor. Journal of Consciousness Studies, No. 2 2005.