In un meeting aziendale così come in uno studio di registrazione l’approccio è sempre lo stesso: per generare grandi idee o grandi canzoni occorre mettere sul tavolo punti di vista differenti.
Rick Rubin è un produttore musicale, forse il più importante degli ultimi quattro decenni. Ha lavorato con un’infinità di gruppi di tutti i generi musicali producendo alcuni dei dischi più significativi della storia della musica.
Nel suo libro L’atto Creativo, Rubin afferma che uno dei fattori più importanti per ottenere grandi canzoni sia la tensione tra opinioni e punti di vista differenti: “in molte band, gruppi e collaborazioni più note, un certo grado di divergenza tra i membri è stato un ingrediente importante per la formula della grandezza. La magia nasce da una tensione dinamica tra punti di vista diversi, creando opere più incisive di quanto avrebbero saputo fare con una sola voce.”
“La magia nasce da una tensione dinamica tra punti di vista diversi, creando opere più incisive di quanto avrebbero saputo fare con una sola voce.” (Rick Rubin)
In questa affermazione, Rubin riecheggia uno dei principi di Peter Drucker, guru di strategia aziendale, il quale era assolutamente convinto che “la comprensione necessaria per la giusta decisione nasce dallo scontro di opinioni differenti e dell’analisi approfondita di alternative in competizione.”
In un meeting aziendale così come in uno studio di registrazione l’approccio è sempre lo stesso: per generare grandi idee o grandi canzoni occorre in una fase preliminare mettere sul tavolo punti di vista differenti.
Per valorizzare ed estrarre il meglio dalla contrapposizione di idee differenti, occorre però adottare il giusto atteggiamento. “La cooperazione non va confusa con la competizione”, afferma Rubin, “non è una lotta di potere per fare a modo tuo o per dimostrare che hai ragione. La competizione soddisfa l’ego. La cooperazione punta al risultato migliore. Ritenere che un’idea sia migliore perché è la nostra è un errore dovuto all’inesperienza. L’ego rivendica la propria paternità, prendendosi spazio a spese dell’arte. Puoi rifiutare nuovi metodi, che appaiono controintuitivi, e proteggere quelli già noti. I risultati migliori si trovano quando restiamo imparziali e non ancorati alle nostre strategie. Che sia nostra o no, nel momento in cui viene scelta l’idea migliore, abbiamo tutti da guadagnarci.”
“Ritenere che un’idea sia migliore perché è la nostra è un errore dovuto all’inesperienza. L’ego rivendica la propria paternità, prendendosi spazio a spese dell’arte.” (Rick Rubin)
La creatività e la generazione di idee innovative è quindi processo a due step:
- Occorre creare un dissenso organizzato, in modo da far emergere opinioni e punti di vista differenti.
- Una volta che le idee sono sul tavolo, è necessario mettere da parte il proprio ego e rimanere imparziali: obiettivo è trovare la soluzione migliore, non dimostrare di avere ragione.
Bibliografia
Rubin, Rick. L’atto creativo. Mondadori, 2023.